I Contributi da corrispondere a favore delle Autorità Locali e di Regione Lombardia
Per garantire la copertura dei costi di gestione del Catasto degli impianti termici, dei servizi correlati e delle ispezioni degli impianti termici, il responsabile dell’impianto termico è tenuto a versare un contributo a Regione Lombardia e all’Autorità competente.
Il contributo per impianti centralizzati a servizio di più unità immobiliari è versato dal terzo responsabile o dall’amministratore di condominio, ove presenti; in tutti gli altri casi è versato dal manutentore per conto del responsabile di impianto, il quale è tenuto a riconoscergli tali oneri. Il manutentore verserà poi i contributi attraverso il proprio Portafoglio digitale nel momento in cui registra la manutenzione a Catasto. Nella fattura rilasciata al responsabile dell’impianto deve essere esplicitato l’importo del contributo, il quale non costituisce imponibile IVA.
Attualmente non sono previsti contributi per le seguenti tipologie di impianti:
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gli impianti di climatizzazione estiva;
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gli impianti costituiti esclusivamente da pompe di calore;
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gli impianti allacciati a reti di teleriscaldamento.
I contributi sono calcolati in base alla potenza dei generatori a combustibile fossile. La fascia, all’interno della quale è individuato il contributo da corrispondere, è determinata dalla somma delle potenze di tutti i generatori a combustibile fossile che costituiscono l’impianto. L’entità dei contributi è riportata nella tabella che segue:
Fascia di potenza | Contributo per Autorità Competente | Contributo per Regione Lombardia |
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< 35 kW | € 7,00 | € 1,00 |
≥ 35 kW e < 50,1 kW | € 14,00 | € 1,50 |
≥ 50,1 kW e < 116,4 kW | € 80,00 | € 3,50 |
≥ 116,4 kW e ≤ 350 kW | € 140,00 | € 10,00 |
> 350 kW | € 190,00 | € 18,00 |
I contributi sono corrisposti attraverso il Portafoglio digitale a disposizione di tutti i manutentori, i terzi responsabili e gli amministratori di condominio registrati in CURIT.
A garanzia che sia il manutentore a versare i contributi per conto del cittadino, è necessario che nella fattura sia esplicitato l’importo del contributo, che non costituisce imponibile IVA.
Nel momento in cui il manutentore/amministratore/terzo responsabile inserisce la Dichiarazione di Avvenuta Manutenzione in CURIT, il corrispondente contributo è detratto dal credito residuo presente sul Portafoglio digitale a lui intestato.
Se il credito residuo sul Portafoglio digitale non è sufficiente, non è possibile concludere la registrazione della Dichiarazione di Avvenuta Manutenzione.